Archivi tag: Sicilia

La ricetta: palette di Fico d’India arrosto

Standard

Uno spettacolare Fico d’India che ho fotografato a Catania, davanti al Castello Ursino, durante l’ultimo viaggio in Sicilia di maggio.

Trovo bellissimo il fatto che il tronco sia costituito dalle palette più vecchie, diventate con il passare del tempo legnose. Lo si può notare osservando la parte bassa del tronco, dove non si riescono più distinguere le singole palette l’una dall’altra, e poi risalendo con lo sguardo lungo il tronco, fino ad incontrare una paletta che è già legnosa ma mantiene ancora la sua forma.

Le palette più giovani, di colore verde brillante e ancora di piccole dimensioni, possono essere mangiate. L’ho appreso dagli amici messicani che viaggiavano con me: e infatti a loro, alla vista di tutti gli enormi fichi d’india presenti ovunque, venivano le lacrime agli occhi e l’acquolina alla bocca! Alla fine, abbiamo compiuto un raid lungo una statale, raccogliendo con un coltello affilato un panierino di palette, che poi abbiamo accuratamente pulito dalle spine, una volta giunti a casa, e successivamente cucinato. Purtroppo non ho scattato alcuna foto che documenti il momento. Abbiamo tagliuzzato il bordo di ogni paletta in modo da formare una specie di “manina”, poi le abbiamo arrostite sulla griglia, e condite con limone oppure con formaggio grattugiato! Ottime, hanno un sapore simile a quello del carciofo!!! Si possono anche mangiare crude in insalata, oppure farle bollire a tocchetti insieme a cipolla e peperoncino e consumarle come contorno di un piatto di carne. Alla prossima occasione dovrò provare anche queste ricette!

La collezione succulenta del Giardino Botanico di Catania

Standard

Negli ultimi dieci anni ho viaggiato diverse volte in Sicilia, finendo per conoscerla un po’ tutta, quanto almeno si può conoscere senza viverci una terra così varia e multiforme. Fra le tante città che ho visitato, Catania è forse la più bella: la misteriosa vicinanza del Duomo con la Pescheria, il mercato del pesce, divisi da una fontana che nasconde un fiume sotterraneo; via dei Crociferi con le sue quattro chiese e i suoi monasteri che riassumono, nello spazio di duecento metri, un intero manuale di architettura barocca, e sembrano racchiudere fra le cancellate e le grate di ferro battuto vite, pensieri, sospiri e mondi perduti; piazza Stesicoro con i carretti dei gelati e la gente a chiacchiera; via Etnea con i suoi negozi e le pasticcerie; il castello Ursino edificato sul mare e da esso allontanato inesorabilmente dall’eruzione del 1693… Non è possibile enumerarne tutte le meraviglie, che si svelano anche nei più oscuri e decadenti cortili, trovati aperti per caso e inondati dalla vita dei fiori.
Ogni terrazza ospita almeno una pianta grassa, e basta passare dieci minuti con il naso all’insù per capire che in Sicilia il clima è davvero favorevole per le piante grasse: tutto ciò che a Firenze è una modesta piantina, qui sembra crescere sotto gli occhi in dimensioni mastodontiche… Sapendo dunque che la città è provvista di un orto botanico, le mie aspettative al riguardo si fanno molto elevate, e la visita non delude! Situato lungo la via Etnea, in una posizione leggermente decentrata, l’Orto Botanico di Catania è un piccolo gioiello ottocentesco ormai assediato da costruzioni ed edifici con appartamenti che sembrano risalire agli anni Sessanta del Novecento. Ma una volta varcato il cancello, non esiste più il traffico e l’andirivieni della gente, i rumori giungono attutiti e le uniche protagoniste sono loro, le piante.

Giardino botanico di Catania

Il patrimonio del giardino, distribuito su circa 16000 metri quadrati e prevalentemente collocato all’aperto, è suddiviso per collezioni particolari, fra ci spiccano le palme, le piante spontanee della Sicilia, e naturalmente le succulente, al posto d’onore sul lato sinistro dell’ingresso. Dal 1887 ad oggi, la collezione si è ampliata fino a comprendere migliaia di esemplari che rappresentano 2000 specie, soprattutto Cactacee, ma anche Asclepiadacee, Euphorbiacee, Agavacee, Crassulacee.

Orto botanico di Catania

Gli esemplari più impressionanti sono degli Echinocactus grusonii di enormi dimensioni, secolari, che accolgono il visitatore proprio accanto al cancello del giardino. Ma anche i Ferocactus non scherzano! Molto bello è anche il settore dedicato alle Opuntie, genere rappresentato da diverse specie che si differenziano per la forma e la grandezza delle pale, la distribuzione delle spine, il colore dei fiori (e a maggio sono nel pieno della fioritura).
Non ci sono soltanto piante grasse, tuttavia: ho amato tantissimo questi fiori, nativi del Perù, di cui purtroppo non ho memorizzato il nome!

20120609-163350.jpg