Che ve l’ho detto quanto mi è piaciuta la GNAM? Ah no? Ah sì!
I luoghi hanno un’anima, anzi più di una a dire il vero, e i musei non fanno eccezione. Spesso la loro anima più evidente è la personalità di chi per primo li ha curati e ordinati, oppure di chi ha dato loro l’impronta decisiva, e che spesso resta, incancellabile, nonostante i riallestimenti successivi, gli ampliamenti e il mutare delle mode e delle filosofie.
Talvolta, questa impronta è talmente viva e presente da essere chiaramente percepibile. E’ strano come, visitando proprio la Galleria di Arte Moderna di Roma, camminando con il naso in aria per le sue ampie sale, perdendomi fra i quadri e le sculture, da totale profano del campo, io sentissi fortissima una di queste presenze, tanto da inquietarmi un poco, in certi momenti. La rivelazione tuttavia non è mancata, e giungendo – quasi al termine della visita – al book shop del museo, ho capito chi fosse: Palma Bucarelli.