Sempre da Freiburg proviene, come l’Echinocereus rubrispinus di cui parlavo due giorni fa e la Lophophora willamsii, questo Turbinicarpus alonsoi, dalle dimensioni ridicolmente piccole: sarà sì e no un centimetro di diametro. Fra l’altro dopo il periodo invernale questa piantina è rimasta un po’ sgonfia e moscetta, e sinceramente temevo che in realtà fosse andata. E invece che ti combina? Tutto d’un tratto si sveglia con una linguetta viola scuro, che poi si apre in un fiorellino color ciliegia che praticamente, per quanto anch’esso minuscolo, fa scomparire del tutto alla vista il fusto del cactus! E vabbè, allora diciamolo, è proprio il momento di gloria per questi piccolissimi cactus, che chiaramente non vogliono restare indietro rispetto ai “papaveri” che son alti alti alti… E così scopro che l’aspetto un pochino derelitto di questa pianta è del tutto normale: ha dei tubercoli abbastanza lunghi, in proporzione, e schiacciati, con una spinagione un po’ tormentata di colore nero e bianco, in genere piuttosto lunga verso l’apice vegetativo, e più corta in basso.
Lug22