Ultimamente i dinosauri dominano il mio immaginario. Ho trovato tracce organiche in terrazza, e ho immaginato uno Pterodattilo in volo gettare la sua ombra sulle mie piante grasse: e la fantasia si è sbrigliata anche quando ho trovato delle foglie strappate e delle talee divelte! Poi ho avuto modo di parlare del Quetzalcoatlus e di documentarmi: ma ve lo potete figurare un mostro volante con un’apertura alare di 18 metri??? Roba da andare via di cervello! Sono diventato un suo grande fan… Anche perchè camminava sulle ali ripiegate! Strepitoso! Ma che divertimento doveva essere il Cretaceo… Poi recentemente si è provato a convincermi invano della superiorità dell’Ittiosauro sul Quetzalcoatlo… Insomma non faccio che pensare ai rettili pleistocenici.
E quindi vedo dinosauri anche nelle mie succulente! Guardate un poè le foglie di questa Titanopsis calcarea: o non sembra una pelle di rettile preistorico? Questa pianta è stata una delle prime che ho acquistato nell’agosto del 2011, e a dire la verità mi è sempre stata molto simpatica, anche se non l’ho mai pubblicata. Nel settembre del 2011 fece dei fiori che però non ho beccato al momento della fioritura, e poi è rimasta sempre un po’ in disparte. Appartiene alla stessa famiglia del genere Lithops, quella delle Aizoacee, ed in effetti come Lithops significa “simile a pietra” in greco, anche Titanopsis ha un significato sostanzialmente analogo (che fantasia, eh, sti botanici?). Ed in effetti colpisce davvero l’aspetto “geologico” di queste piante, che pare essere un adattamente ambientale a scopo difensivo, come accade agli animali che si mimetizzano dai predatori. Al tatto è veramente buffa, sembra di toccare la pelle di un rettile, non una pianta. La coltivazione non è difficile: è una succulenta che resiste sia a temperature alte in estate, sia a temperature inferiori allo zero in inverno; in estate vuole il sole, magari un pochino ombreggiato sulle ore più calde, e poca acqua, limitatamente all’inizio della primavera e all’autunno. Vediamo se quest’anno fiorisce di nuovo, perchè me li ricordo davvero belli…
…comunque io tifo per l’Ittiosauro…
Sei in buona compagnia!
A me fa venire in mente dei coralli, o delle alghe, insomma esseri viventi sottomarini…partiamo con la psicoanalisi?
Vogliamo provare con un gruppo di ascolto collettivo? 😉
… e il “piudituttisauro”? Quello se la magna all’aperitivo, la Titanopsis…
L’ha ribloggato su I segreti delle piante.