Passeggiando per Firenze, è d’obbligo arrivare sul Lungarno dalle parti degli Uffizi, per poi costeggiarne un brevissimo tratto fino a guadagnare Ponte Vecchio e da lì la zona d’Oltrarno. Ma se si passeggia un po’ verso monte e verso Ponte alle Grazie, stando affacciati al parapetto non si può fare a meno di notare, dall’altra parte del fiume, un bellissimo giardino che si estende su una pendice collinare. Mi sono chiesto per anni, prima di andarci a vivere, a Firenze, cosa fosse quel misterioso giardino, sentendone come un richiamo. Visitarlo, infine, non ha tolto niente al suo fascino: è il Giardino Bardini, che costituisce insieme all’omonimo Museo il lascito testamentario alla città di Firenze dell’antiquario Stefano Bardini. Si può entrare sia da Via de’ Bardi, proprio attraversando il Ponte alle Grazie, oppure inerpicandosi in Costa San Giorgio, passeggiata questa che consente anche di scoprire un angolo insolito della città. Io preferisco entrare dall’accesso in basso, e poi risalire piano piano i vialetti del giardino e soprattutto la maestosa scalinata barocca, bordata dal giardino all’italiana. Nell’ascesa si guadagna gradualmente la vista sulla città, che si svela in mezzo ai tetti con le sue cupole che sembrano volare senza peso, e si raggiunge la meravigliosa galleria dei glicini, un tunnel blu e viola in cui se trattieni il respiro sembra di stare sott’acqua. Una volta raggiunta la sommità del pendio, si può scegliere se sedersi all’ombra del portico della Kaffehaus, e sorseggiare una bibita lasciando vagare lo sguardo sulla città, oppure tornare indietro percorrendo questa volta gli ampi sentieri del giardino all’inglese, che costeggiano fontane e ruscelletti, in mezzo ad alberi secolari.
Avete ancora tempo? Allora perché non visitare una delle mostre di Villa Bardini? In questo momento c’è Boldini, ma anche se la villa fosse vuota, la solita vista che si gode dalla terrazza panoramica meriterebbe il biglietto!