Raramente mi capita di riuscire a identificare le mie piante con una certa sicurezza: in genere resto con mille dubbi amletici di difficile soluzione. Stavolta invece zampettando in giro per il web mi pare di avere capito che la misteriosa cactacea ricoperta da lunghe e lanose spine bianche, al punto da rendere impossibile vederne l’epidermide sottostante, è una Parodia haselbergii, originaria del Brasile. La tassonomia pare complicata dalla presenza di numerosi sinonimi, tanto che la pianta è stata via via rubricata sotto il genere Echinocactus, Notocactus, Brasilicactus (questo lo trovo geniale) e chi più ne ha più ne metta. Ci piace dunque restare nella più beata ignoranza e ricordare questo cactus con i nomi che gli attribuiscono gli amici: Scarlet Ball Cactus e White-Web Ball Cactus. Semplici ed efficaci, direi. La fioritura è spettacolare e duratura: un folto gruppo di fiori di colore scarlatto si sono aperti circa dieci giorni fa, all’apice vegetativo, e non danno segno di stanchezza alcuna.
Mag11