Ho sempre adorato il profumo delle fresie, dolce e intenso e come carico di evocazioni di paesi lontani. E da lontano viene questo bellissimo fiore: è infatti originario del Sud Africa, dove si trovano specie selvatiche, in genere di colore giallo, mentre le specie domesticate ed i diversi ibridi e cultivar che si trovano in commercio hanno sfumature varie dal giallo al bianco al rosso, passando per innumerevoli nuances di rosa e viola. Nel linguaggio dei fiori, la fresia si ricollega al mistero, all’amore platonico e alla nostalgia.
Quest’anno per la prima volta ho acquistato qualche decina di bulbi misti da un simpatico connazionale durante la Mostra Mercato che si tiene al Giardino dell’Orticoltura in autunno e in primavera (a proposito manca poco: dal 25 aprile al 1 maggio non perdetevela se siete in giro per Firenze!). Ho messo a dimora i bulbi a novembre, le foglie sono iniziate a spuntare già a gennaio, ma poi non è successo niente di niente fino a un paio di settimane fa (e difatti già pensavo ad un vile inganno da parte del connazionale), quando hanno finalmente fatto capolino le infiorescenze: si tratta di fitti gruppi di fiori a campanella, rivolti verso l’alto, che si aprono poco alla volta, prima quelli in alto e via via quelli in basso diventando sempre più grandi. I petali sono di consistenza cerosa, compatti e forti: per ora vi mostro quelli viola e bianchi, con la parte centrale gialla, che si sono aperti per primi.
ma che belle! Il profumo di questo fiore è uno dei più buoni. Ecco adesso rosico, avrei dovuto piantarle anche io…uff 🙂
Dai il prossimo autunno! Necessitano davvero di poche cure e danno grandi soddisfazioni!
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