Ginevra, distesa su due rive del lago Lemano proprio nel punto in cui nasce il Rodano, è la città più cosmopolita della Svizzera, con innumerevoli sedi di organizzazioni internazionali, hotel di lusso e negozi di generi alimentari pregiati, più gioiellerie che pizzicherie. Ma se le vie del centro offrono ghiottissime occasioni di shopping per tutti i gusti, la passeggiata in riva al lago e i numerosi spazi verdi della città meritano ben più di uno sguardo fugace. Proprio dalla passeggiata è possibile ammirare una delle attrattive turistiche più famose e suggestive della città: il Jet d’eau, una spettacolare fontana che si innalza da un pontile in mezzo alle acque per 140 metri, nata nell’Ottocento come valvola di sicurezza della centrale elettrica cittadina e successivamente divenuta uno dei simboli di Ginevra.
La passeggiata sul lago è davvero gradevole, racchiusa fra il blu delle acque ed il bianco dei palazzi di fine Ottocento, e impreziosita da aiuole curatissime, in cui il verde dell’erba si accosta a bordure di fiori dalla perfezione inscalfibile. Tale perfezione floreale trova il suo culmine nell’Orto botanico della città, nei cui spazi è attualmente in corso una mostra sulla passione di Rousseau per le piante, che lo assorbì completamente sino a sfociare in una vera mania, come egli stesso ebbe a commentare.
Le collezioni sono in parte ospitate all’aperto, in parte in serre di stile ottocentesco in ghisa e vetro. Il fiore all’occhiello del giardino è costituito dalla sezione dedicata al giardino roccioso, ovvero alle piante “alpine”: si tratta di arbusti ed erbe che si sono adattate a sopravvivere in ambienti montani a quote superiori rispetto alla vegetazione arborea. L’esposizione abbraccia la flora di tutti i continenti, e si distende su di un assolato pendio proprio all’ingresso dell’Orto botanico. Fra le piante rappresentate ci sono numerose succulente, dai Sempervivum ai Sedum, ma è nelle serre che il cactofilo potrà trovare maggiori soddisfazioni.
Padroni di casa assoluti sono dei vecchissimi esemplari di Echinocactus grusonii, dalle belle spine dorate, ma non sono da meno anche gli Astrophytum e le Espostoa. Notevole è anche la collezione delle succulente non cactacee, fra cui molte Crassula, Echeveria, Aloe ed Euphorbia.
Una bella scoperta, che non c’entra niente con le succulente, ma merita comunque: il loto.
Quindi era in vista della tua futura trasformazione in pianta che hai scelto proprio quelle con le spine! 😛
Bellissima la prima foto del lago, la dovresti stampare!
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