Durante i miei giorni di vacanza della scorsa settimana sono stato a trovare alcune amiche a Casciana Terme, e durante il viaggio di ritorno ho dovuto fare una sosta imprevista presso un elettrauto, perchè uno dei fanali dell’auto si era fulminato. Come in tutti i paesi, il tipo si è dapprima intrattenuto per improrogabili chiacchiere con alcuni compaesani, poi ha dovuto accompagnare un omino a fare un’indifferibile commissione da una parte (immagino prendere un caffè), poi aveva da ridire con la signora dell’ufficio amministrativo… insomma c’è stato da aspettare un po’ prima di avere indietro la macchina con il fanalino funzionante…
Per fortuna, sul muretto di recinzione dell’officina c’erano alcuni vasi di cactus. Mi sono avvicinato quatto quatto: si trattava di cinque bellissime Echinopsis, simili a quella che possiedo e che ha prodotto sinora due fantastici fiori rosa (e altri due stanno per sbocciare). Queste piante, però, erano davvero notevoli per dimensioni e molto accestite. Mentre stavo lì a cingillarmi, è uscita una signora dalla casa accanto e le ho attaccato una pezza di congrue dimensioni sui suoi cactus (giuro, senza intenzione alcuna di ottenerne un beneficio!). E come in ogni paese che si rispetti, la signora in quanto a pezze era molto competitiva, ed è andata a finire che l’elettrauto ha terminato il lavoro e ce lo siamo trovato accanto che batteva il piedino… Insomma però, la signora al termine della conversazione ha tirato fuori la chiave di casa, ha staccato alcuni polloni (rabbrividiscano i puristi, che disinfettano il bisturi per staccare il virgulto!) e me li ha regalati.
Eccoli qui. Ho preparato un vasetto per ciascun pollone, con un terreno molto sciolto, composto da terriccio per cactacee, ghiaia fine e molto lapillo, e vi hosemplicemente appoggiato sopra le piantine. Credo che radicheranno in fretta… Vediamo quando inizieranno a fiorire!
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