Il nome di questo genere di succulente non cactacee, di origine latina, indica che le piante ad esso appartenenti sono perenni, ovvero non perdono le proprie foglie con l’inverno, ma allude anche alla loro notevole resistenza: diffuse nel continente europeo in ambienti montani, queste piante si sono adattate a climi molto rigidi, ma sostengono senza difficoltà anche i raggi diretti del sole. Insomma sono veramente stoiche. Questo inverno, mi sono state regalate sei piantine di Sempervivum, prive di radici, che ho trattato come talee, semplicemente appoggiandole sul terreno di una balconiera rettangolare. Non appena è arrivato il bel tempo, dalle piante madri hanno iniziato a propagarsi dei minuscoli polloni laterali, che hanno poi messo radici non appena hanno toccato il terreno! Ciascuna pianta ha prodotto almeno tre polloni… quindi la balconiera si è quasi riempita!
Le piante appartenenti a questo genere si riconoscono facilmente per la caratteristica forma a rosetta, data dalla disposizione delle foglie; non si può dire lo stesso della specie… Nel genere sono classificate una quarantina di specie, che conoscono una notevole variabilità dovuta alle differenze ambientali in cui la pianta si sviluppa, e spesso danno origine a ibridi. Le mie piante sembrerebbero Sempervivum tectorum, ma sarà detta l’ultima parola solo quando fioriranno (e pare che ci vorrà qualche anno). In ogni caso, mi sembra che il colpo d’occhio del vaso sia molto bello: sia per il colore delle foglie, un bel verde chiaro, brillante, che imbrunisce appena all’estremità delle punte, sia per la ripetizione delle medesima forma in moduli e dimensioni diverse, che crea un senso di armonia geometrica…
Mah… Visto che in un post precedente dici che le palette del fico d’India sono ottime arrostite, dovresti provare a cucinare anche questi Sempervivum: sembrano proprio le mammole ( o cimaroli), i carciofi romani indispensabili per la ricetta “carciofi alla giudia”!!!
In effetti sembrano davvero carciofi… Li faccio assaggiare prima da Cactusanimato e vediamo se sopravvive!
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